Borse stabili tra accordi commerciali e attese sui colloqui USA-Cina

I mercati azionari globali si mantengono cauti dopo l’annuncio dell’accordo commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti, mentre gli investitori volgono ora l’attenzione ai prossimi colloqui tra Washington e Pechino previsti per il fine settimana.

L’intesa siglata con Londra, definita una novità assoluta dall’amministrazione Trump, ha sostenuto i mercati nella giornata di giovedì. Tuttavia, i future di venerdì mattina indicano un avvio di seduta più contenuto, segnalando che l’entusiasmo potrebbe essere di breve durata.

Secondo quanto emerso, funzionari statunitensi e cinesi si incontreranno nei prossimi giorni con l’obiettivo principale di allentare le tensioni bilaterali. Entrambe le parti hanno mostrato apertura verso un dialogo costruttivo, il che potrebbe aprire la strada a negoziati più ampi nei prossimi mesi.

Nel frattempo, nuovi dati commerciali dalla Cina evidenziano i primi effetti della guerra dei dazi. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono calate del 21% ad aprile rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre le spedizioni dirette nel Sud-est asiatico sono aumentate significativamente.

Gli investitori seguono da vicino anche le dichiarazioni attese da parte di alcuni esponenti della Federal Reserve: Michael Barr, Adriana Kugler, Christopher Waller e Lisa Cook prenderanno la parola nelle prossime ore. Mercoledì, la Fed ha confermato che i dazi stanno aumentando i rischi sia per l’inflazione che per l’occupazione, mantenendo invariati i tassi d’interesse.

Sul fronte dei mercati finanziari:

  • I future sugli indici azionari statunitensi si mostrano poco mossi. Tra i titoli più attivi nelle contrattazioni pre-market figurano Pinterest ed Expedia.

  • I rendimenti dei titoli del Tesoro USA si sono stabilizzati, dopo l’impennata di giovedì.

  • I mercati azionari europei mostrano una leggera crescita, compreso l’indice britannico FTSE 100.

  • Bitcoin prosegue la sua corsa, consolidando il rialzo di giovedì che ha riportato la criptovaluta sopra quota 100.000 dollari, livello che non toccava da febbraio.

Gli operatori rimangono prudenti in attesa di sviluppi concreti sia sul fronte dei negoziati commerciali sia dalle prossime mosse della Federal Reserve.