La Nissan Juke, con un prezzo di partenza di circa 25.000 euro, si presenta come una crossover compatta basata sulla piattaforma dell’alleanza Renault-Nissan, la stessa utilizzata per modelli come la Clio e la Captur. L’auto si distingue per un design audace e fuori dagli schemi, pur mantenendo una buona praticità. Rispetto alla generazione precedente, la nuova Juke è più lunga di 7,5 cm e vanta linee scolpite e dinamiche, con un tetto inclinato che dona un aspetto sportivo.
Design e praticità
Il frontale si caratterizza per i grandi fari tondi posizionati a metà altezza, con una firma luminosa che richiama la forma di un’elica, e per le luci diurne orizzontali. La mascherina frontale, circondata da un profilo pronunciato a forma di “V”, accentua l’aggressività della vettura. Sul retro, il lunotto molto inclinato e i fanali orizzontali completano il look moderno.
Un dettaglio che riprende la generazione precedente è la collocazione delle maniglie posteriori, nascoste nel telaietto dei piccoli finestrini. Sebbene non siano particolarmente comode, lo spazio a bordo è notevolmente migliorato, offrendo un accesso più agevole. Il divano posteriore risulta morbido, anche nella parte centrale, sebbene la larghezza non sia eccezionale per ospitare comodamente cinque passeggeri. Il bagagliaio offre una buona capacità, soprattutto nelle versioni 1.0 a benzina, mentre nelle varianti ibride HEV lo spazio è leggermente ridotto. Tuttavia, l’accesso al vano di carico potrebbe risultare scomodo a causa della soglia piuttosto alta.
Interni e tecnologia
L’abitacolo della Nissan Juke, pur essendo poco luminoso, vanta una buona qualità costruttiva e numerosi vani portaoggetti. La plancia moderna include cinque bocchette tonde per il sistema di climatizzazione, un tunnel centrale rialzato che separa i sedili anteriori e un cruscotto di facile lettura. A partire dall’allestimento Acenta, è disponibile un sistema multimediale con schermo touch da 8 pollici.
Motorizzazioni e prestazioni
La Nissan Juke è disponibile con due opzioni di motorizzazione. Il propulsore a benzina è un 1.0 turbo a tre cilindri che garantisce una buona fluidità e vibrazioni contenute, offrendo una spinta progressiva e sufficiente per un’auto di questa categoria. Il cambio manuale ha innesti leggermente gommosi ma semplici da gestire, mentre il cambio automatico a doppia frizione DCT assicura passaggi di marcia fluidi, sia nella guida tranquilla che in quella più dinamica.
L’alternativa è rappresentata dalla versione full hybrid HEV, che combina un motore benzina 1.6 con un motore elettrico e un cambio robotizzato. Questa configurazione si rivela particolarmente efficiente in ambito urbano, dove il motore termico rimane spesso spento, contribuendo a ridurre i consumi e migliorare il comfort di guida. Al di fuori della città, la Juke ibrida mantiene una guida fluida, anche se non è la scelta migliore per chi cerca una guida particolarmente sportiva.
Dinamica di guida e comfort
La Nissan Juke garantisce una buona tenuta di strada e un’ottima stabilità in curva. Tuttavia, il comfort su superfici sconnesse dipende molto dalla misura dei cerchi: con quelli da 19 pollici, infatti, le asperità si avvertono maggiormente, rendendo la guida meno piacevole su fondi irregolari.
Versioni consigliate
Per chi utilizza l’auto principalmente in città e nel traffico, la versione 1.0 N-Connecta con cambio automatico DCT e pacchetto di assistenza alla guida rappresenta una scelta ottimale. Per chi, invece, può beneficiare di incentivi per l’acquisto di vetture ibride o desidera un veicolo più ecologico, la variante HEV è una valida alternativa.
Punti di forza
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Spazio interno: rispetto al modello precedente, l’abitabilità è migliorata notevolmente.
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Qualità costruttiva: finiture curate e materiali di buona qualità.
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Motore: il 1.0 turbo offre un buon equilibrio tra prestazioni ed efficienza, mentre l’ibrido garantisce consumi ridotti in città.
Aspetti migliorabili
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Accesso al bagagliaio: la soglia di carico è piuttosto alta, rendendo meno pratico il vano di carico.
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Comfort con cerchi da 19 pollici: le sospensioni risentono delle irregolarità del fondo stradale.
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Vetri posteriori: le dimensioni ridotte limitano la visibilità e la luminosità dell’abitacolo.